Viaggi Monografici nel repertorio umoristico italiano del ‘ 900
 una trilogia che spazia nel repertorio di alcuni tra i più grandi talenti del Teatro Comico Italiano del ‘900 : Ettore Petrolini, Achille Campanile e i Fratelli De Filippo.

Petrolini web c.ai

A STRACCI, A PEZZI, A MORSI, A CENCI, A CIOCCHE!

Omaggio Semifutirista e Ettore Petrolini

Attori in scena: Maurizio Azzurro e Paola Maddalena
Chitarra: Marco Castelli

Il primo viaggio è dedicato ad Ettore Petrolini, (Roma 1884 –1936) attore ed autore, che rappresenta in modo emblematico gli avvenimenti del teatro di varietà dei primi decenni del secolo scorso, inventando un repertorio ed una maniera che hanno profondamente influenzato il Teatro Comico italiano del Novecento e non solo. Famosissimi i suoi personaggi: Gastone, eroe di quel varietà da cui Petrolini proveniva, Fortunello, Nerone, e molti altri. Ebbe un enorme successo anche in Europa e nelle due Americhe; in Italia si interessarono del “fenomeno Petrolini” critici, intellettuali e scrittori, fra cui il Marinetti, che vide nei suoi nonsense un riuscito esempio di umorismo futurista.

Lo spettacolo vuole esser un vero omaggio al talento poliedrico e geniale del grande attore- autore Petrolini : dai più riusciti personaggi, alle celebri macchiette, fino ai versi ironici e mordaci dei suoi sonetti ed alle coinvolgenti canzoni, ora allegre, ora struggenti, che tutti, prima o poi, abbiamo canticchiato… “ Tanto pe’ cantà…”

NON FACCIAMO UNA TRAGEDIA
Omaggio ad Achille Campanile

Adattamento: Roberta Sandias
Regia: Maurizio Azzurro
Attori in scena: Maurizio Azzurro, Gennaro Di Colandrea, Valentina Elia, Paola Maddalena, Antonio Vitale, Diane Patierno e Roberta Sandias.

Il secondo viaggio è dedicato ad Achille Campanile, (Roma 1900-1977), umorista tra i maggiori della nostra letteratura, è autore di numerose opere. “Ci sono scrittori avari, gelosi fino alla mania del proprio capitale e ci sono scrittori prodighi o addirittura incuranti del proprio tesoro e disposti ad aiutare il tempo nella sua impietosa opera di distruzione. Achille Campanile appartiene all’ultima famiglia e anche, nel pieno della maturità, non ha perduto nulla della sua prima e lontana grazia d’invenzione libera con cui era riuscito a imporsi all’attenzione di giudici difficili con il teatro e il romanzo. Ne sono passate delle stagioni eppure il nome di Campanile non appare mai nel registro legato alla moda e all’industria .La cosa sorprende e stupisce perché Campanile è stato uno dei rarissimi inventori di un nuovo genere letterario e soprattutto perché è- a suo modo- un classico del Novecento, uno dei pochissimi scrittori del nostro tempo a cui una definizione del genere sia addica senza suscitare dubbi e perplessità”. (Carlo Bo)

Lo spettacolo spazia tra alcune brevi piéce teatrali e brevi racconti in un coinvolgente omaggio ad uno dei più grandi talenti comici del Novecento.