Di Garlo Goldoni
IL VENTAGLIO
Adattamento Roberta Sandias
Regia Maurizio Azzurro
Scene Luciano Scuotto
Costumi Maria Grazia Di Lillo
Il Ventaglio è senz’altro una delle più celebri commedie di Goldoni, il commediografo veneziano considerato uno dei padri della commedia moderna e autore della cosiddetta “Riforma goldoniana” che abolì gradualmente il teatro in Maschera della Commedia dell’Arte, mutandone anche i contenuti e il linguaggio con l’intento di rendere più realistica l’ambientazione delle sue opere, e di diffondere attraverso il teatro un messaggio educativo.
Motore di tutta la vicenda è il ventaglio, un piccolo oggetto dall’aria innocua capace invece di incrinare rapporti, insinuare dubbi e scatenare litigi.
Il ventaglio della nobile fanciulla Candida, incidentalmente si rompe. Il giovane Evaristo, innamorato di lei e riamato, decide di regalargliene uno nuovo, pertanto lo acquista dalla merciaia del villaggio, e si rivolge a Giannina, una giovane contadina del luogo, affinché lo consegni lei nelle mani della sua innamorata. Candida li vede parlare dalla terrazza e teme che Evaristo la tradisca con Giannina, per cui, per ripicca, decide di sposare il barone del Cedro che l’ha chiesta in sposa avvalendosi dell’aiuto del Conte di Rocca Marina, nobile decaduto ma ancora influente nel piccolo paese. Anche gli altri abitanti equivocano il confabulare tra Evaristo e Giannina e subito la notizia corre di bocca in bocca, giungendo anche all’orecchio di Crespino e Coronato, entrambi innamorati della ragazza.
Dalle mani di Giannina il ventaglio passa, ceduto o rubato, a tutti gli altri personaggi, diventando di volta in volta strumento e simbolo di vendetta, ripicca, corteggiamento e finalmente riconciliazione, quando, dopo mille peripezie, il ventaglio giunge nelle mani di colei cui era destinato: Candida. Immancabile il lieto fine, con il trionfo dell’amore attraverso le unioni di Candida e Evaristo e Giannina e Crespino.